Campanili d'Italia

Isola del Liri, città dell’acqua, della carta e della musica

Isola del Liri è un Comune di circa undicimila abitanti in provincia di Frosinone, facilmente raggiungibile da Roma, da Napoli e da L’Aquila, nella incantevole e ancora poco nota zona del Basso Lazio nota come Ciociaria. E’ uno di quei Comuni in cui si capita magari per caso spostandosi da una città più grande ad un’altra, ed è uno di quei Comuni in cui si torna perché affascinati dalla bellezza di quello che si è trovato. Ecco perché, un viaggio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia non può non includere Isola del Liri, un vero gioiello, appunto, noto principalmente per una caratteristica naturale che le è valsa il quarto posto nella classifica del programma di Rai 3 Borgo dei Borghi 2024.

La peculiarità che la rende unica – non soltanto in Italia ma anche in Europa – è quella di avere una meravigliosa cascata al centro della città, che sgorga all’improvviso accanto ad un castello le cui origini risalgono intorno all’anno 1000. 

Perchè si chiama Isola del Liri?

La città deve il suo nome all’isola su cui sorge il centro storico e si forma dalla biforcazione del fiume Liri in due bracci proprio accanto al Castello Boncompagni – Viscogliosi- oggi monumento nazionale, che prende il suo nome dalle storiche famiglie proprietarie – anch’esso scrigno prezioso racchiuso in un incantevole spazio verde. 

Città dell’acqua 

La storia di Isola del Liri è profondamente intrecciata con quella delle sue cascate. Alta circa 27 metri, la Cascata grande è pressoché l’unica in Italia e in Europa a trovarsi al centro di una città e questa caratteristica le è valso qualche anno fa il secondo posto tra le dieci meraviglie naturali d’Italia.

Protagonista indiscussa della cittadina in provincia di Frosinone, è anche al centro della scena durante tutto l’anno quando l’amministrazione locale desidera lanciare un messaggio che parli attraverso il simbolo della città illuminandola con i colori che di volta in volta ricordano una ricorrenza nazionale o internazionale.

Di recente è stata resa agibile una terrazza raggiungibile dalla Galleria Eustachio Pisani – adiacente il Palazzo Comunale – da cui poter osservare e fotografare più da vicino questo strepitoso spettacolo della natura alla cui vista vige l’obbligo di …baciarsi. Proprio così: un cartello posto in una stradina del lungoliri, intima di baciarsi alla vista della cascata, così rilassante e romantica che chi è in coppia non può rifiutarsi, magari gustando ottimi piatti della tradizione in uno dei tanti locali presenti nella incantevole cittadina ciociara.

Isola del liri cascate

E non mancano di certo le occasioni, dato che il centro abitato di questo grazioso Comune della Ciociaria soprattutto in estate fa il pieno di visitatori e di residenti in cerca di sollievo dal caldo. Il salto di 27 metri prodotto dalla Cascata Grande, infatti, oltre ad essere uno spettacolo per gli occhi, rende l’ambiente circostante più fresco e gradevole nei caldi mesi estivi in cui è difficile tollerare l’afa della città. Diventa quindi incantevole rifugio non soltanto di isolani, ma di tanti che dalle città limitrofe arrivano in cerca di refrigerio.

La Cascata nascosta di Isola del Liri

A molti sfugge, però, che oltre alla Cascata Grande e a quella del Valcatoio esiste anche una terza cascata, che i residenti in realtà conoscono bene e che prende il nome dalla Chiesa gotica di Santa Maria delle Forme che sbuca da sopra questo salto – meno noto ma altrettanto affascinante. Proprio per questo, forse, qualche tempo fa si è pensato ad ideare un Cammino che possa unire le tre splendide cascate di questo incredibile borgo nel cuore della Ciociaria.

Il Cammino delle Cascate

La città, già attraversata dai pellegrini che percorrono la Via Benedicti, il Cammino di San Benedetto -che unisce Norcia a Cassino passando per Subiaco fino a Montecassino -, ha qualche anno fa pensato di dar luce ad un interessante progetto di valorizzazione: un Cammino che unisca le tre cascate. Questo, ovviamente, prevede in primo luogo la riqualificazione degli spazi in modo da consentirne l’attraversamento e poi una gestione e manutenzione costante nell’ottica di una adeguata crescita e di una appropriata  diffusione sui canali dedicati.

Proprio negli ultimi anni, infatti, gli isolani rilevano un incremento esponenziale di visitatori grazie a visite guidate giornaliere che, attraverso percorsi ben strutturati, hanno permesso di scoprire una città che in molti ignoravano, una città in cui intere generazioni hanno prestato la loro opera soprattutto nell’industria della carta, ma anche nei lanifici e nei feltrifici. 

Città della carta

Agli ingressi della città ad accogliere chi arriva ci sono due installazioni realizzate con alcuni componenti di macchinari dell’industria cartaria, storicamente legata alla vita economica di Isola del Liri. La città che tutte le sere, non soltanto in estate, fa il pieno di visitatori, era un centro pulsante e vivo in cui per molti il lavoro era legato alla produzione di carta in importanti aziende del settore.

La Cartiere Meridionali

La Cartiere Meridionali, un tempo fiore all’occhiello dell’industria locale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del lavoro nella regione. Dal 1836, anno della sua fondazione, al 1982 in cui c’è stata purtroppo la chiusura, questo simbolo di prosperità e impegno ha rappresentato un punto di riferimento per molte generazioni di lavoratori.

L’eredità di queste cartiere, tuttavia, vive ancora oggi, incarnata nei numerosi edifici che un tempo le ospitavano, strutture che, sebbene abbiano subito una frammentazione, hanno trovato nuova vita grazie alle diverse attività che vi si sono insediate nel corso degli anni.

Città della musica 

Il cartello che campeggia all’ingresso della città informa che Isola del Liri è gemellata con New Orleans negli Stati Uniti d’America, città nota per la sua musica. E ci si potrebbe chiedere cosa c’entri la musica con la città dell’acqua e della carta.

Fino a qualche anno fa, uno degli eventi più attesi dell’estate in provincia di Frosinone era il Liri Blues Festival. Era infatti naturale trovare in giro locandine con promozione di settimane di eventi legati alla musica e i nomi che comparivano sui programmi erano di rappresentanti di spicco del panorama internazionale del Blues.

Sebbene questo oggi sia soltanto un ricordo e molti di quegli eventi che caratterizzavano e distinguevano la città dai centri limitrofi, oggi non vengano più organizzati, ad Isola del Liri resta ancora, a ragione, l’appellativo di “Città della Musica”.

Come raggiungere Isola del Liri 

In auto

Isola del Liri si trova a 24 km da Frosinone, circa un’ora di auto da Roma e un’ora e mezza da Napoli. È anche poco distante dalla città de L’Aquila. 

Si raggiunge facilmente dall’Autostrada del Sole A1, uscendo al casello di Frosinone o di Ferentino e proseguendo per 20 km sulla Superstrada-uscita Castelliri (S.S. 214); se si viene da Sud, l’uscita autostradale è Ceprano, proseguendo sulla Casilina in direzione Arce-Sora. Oppure uscendo al Casello di  Cassino si percorre agevolmente la Superstrada in direzione Sora.

Se si proviene dall’Abruzzo, basta percorrere la superstrada Avezzano-Cassino con uscita Broccostella o Sora.

In treno

Arrivare ad Isola del Liri in treno, invece è piuttosto complicato ma non impossibile: è raggiungibile, infatti, con la linea Avezzano-Roccasecca, stazione di snodo ferroviario per la linea Roma-Napoli via Cassino.

Non resta, quindi, che decidere la data e farsi rapire da questo incantevole paradiso naturale nel cuore dell’Italia.

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