Situata sulla costa laziale, Gaeta è rinomata non solo per le sue bellezze naturali e storiche, ma anche per la sua tradizione culinaria. Tra i vicoli del centro storico e le splendide vedute del suo litorale, capi un piatto che rappresenta l’essenza di questa città: la tiella. Un viaggio a Gaeta è incompleto senza aver assaggiato questa specialità locale, che offre un’esperienza gastronomica unica e indimenticabile.
Cosa è la tiella?
La tiella di Gaeta è un piatto tradizionale, una sorta di torta salata con doppia sfoglia di pasta, farcita con ingredienti variabili come polpo, olive e verdure. Il nome deriva dalla teglia in cui è cotta, chiamata “tiella” in dialetto locale. Questo piatto, espressione della cucina povera ma ingegnosa, sfrutta in modo semplice e razionale i prodotti del mare e della terra. Originariamente, la tiella era un pasto per i pescatori e le loro famiglie, pratico da trasportare e nutriente, perfetto per chi trascorreva lunghe giornate in mare.
La sue origini
Le radici della tiella affondano nel passato marinaro della cittadina laziale. I pescatori necessitavano di cibi che potessero essere consumati anche fuori casa. Preparata con ingredienti semplici e facilmente reperibili, la tiella è diventata un simbolo della cucina gaetana.
Oltre alla versione classica con polpo, esistono varianti con calamari, scarola, zucchine e alici. Ogni famiglia ha la propria ricetta, tramandata di generazione in generazione, che rende unico questo piatto. Le diverse versioni riflettono la creatività e l’adattabilità della cucina locale, capace di reinventarsi pur rimanendo fedele alle sue origini. Inoltre, l’evoluzione della tiella ha portato a sperimentazioni moderne che includono ingredienti innovativi, pur rispettando la tradizione.
La ricetta tradizionale della Tiella di Gaeta
Per l’impasto:
- 500 g di farina
- 20 g di lievito naturale
- 3 cucchiai di olio di oliva
- 200 ml di acqua tiepida
- Sale
Per il ripieno:
- 1 kg di polpi o calamari bolliti
- 100 g di olive di Gaeta snocciolate
- 100 g di pomodori pelati
- Prezzemolo
- Peperoncino
Procedimento:
1. Unite il lievito con sale e olio in una ciotola. Aggiungete la farina man mano fino ad ottenere un impasto omogeneo e lavoratelo per almeno 10 minuti.
2. Avvolgete l’impasto in uno strofinaccio e lasciatelo a lievitare per almeno mezz’ora in un ambiente caldo. Nel frattempo preparate il ripieno tagliando i polpi o calamari bolliti a pezzetti. Conditeli con olio, prezzemolo, peperoncino e pomodori pelati, aggiungendo le olive snocciolate.
3. Prendete metà dell’impasto e stendetelo con un matterello fino a ottenere una sfoglia che abbia uno spessore di poco inferiore ad un centimetro. Ungete una teglia rotonda con l’olio e foderatela con la sfoglia precedentemente ottenuta.
4. Prendete il ripieno e ponetelo sulla pasta. Ricopritelo poi con un secondo di disco di pasta, e uniteli con una leggera pressione su tutto il bordo.
5. Infornate la Tiella di Gaeta a 180°C per 30 minuti circa, fino a quando la pasta non diventerà ben dorata. Servite tiepida.
Dove trovare la vera tiella gaetana
Per assaporare la vera tiella, è essenziale visitare i forni e le gastronomie di Gaeta, dove viene preparata seguendo le ricette tradizionali con ingredienti freschi e locali. Durante l’anno, diversi eventi e sagre celebrano la tiella, offrendo l’opportunità di provare le diverse varianti e approfondire la conoscenza della cultura gastronomica locale. Questi eventi permettono di apprezzare come la tiella racconti la storia e l’identità di Gaeta attraverso i suoi sapori. Ogni sagra diventa un’occasione per i visitatori di immergersi nella comunità locale e vivere momenti di convivialità autentica. Le sagre della tiella sono anche momenti di scoperta culturale, dove si possono apprendere tecniche di preparazione e aneddoti legati alla tradizione del piatto.
La storia della tiella, quindi, è strettamente legata alla storia di Gaeta e della sua gente. Questo piatto nacque, infatti, come soluzione pratica per i pescatori che avevano bisogno di un pasto completo, facile da conservare e da trasportare. La tiella, infatti, unisce in sé carboidrati, proteine e verdure, rappresentando un perfetto equilibrio nutrizionale. Nei secoli, questo piatto ha mantenuto intatta la sua funzione di alimento sostanzioso e versatile, adatto sia ai giorni di festa che alla vita quotidiana. La tiella è un simbolo di come la cucina possa raccontare la storia di una comunità, esprimendo la sua capacità di adattarsi e innovarsi pur restando fedele alle proprie radici.
Il binomio inscindibile tra la città e la tiella
Gaeta e la sua tiella sono un eccellente binomio per chi desideri conoscere le tradizioni e i sapori autentici della città. Che sia durante una passeggiata lungomare o in occasione di una sagra locale, la tiella è un’esperienza culinaria imperdibile. Visitare Gaeta significa esplorare una delle più belle località della costa laziale e gustare un pezzo di storia in ogni fetta di tiella. Una combinazione che rende il viaggio un’avventura tanto per il palato quanto per l’anima, che invita a scoprire la vera essenza di questa incredibile città costiera.
La tiella, quindi, non è solo un piatto da degustare, ma anche un simbolo di come la cucina possa unire una comunità, raccontando storie di fatica, tradizione e amore per il territorio.