Il Lazio non è solo Roma. E’ una regione ricca di borghi e paesaggi rurali che offrono una cucina genuina e tradizionale. Un weekend del gusto nel Lazio permette di scoprire centri meno noti, dove i sapori del territorio si esprimono in piatti semplici e ricchi di storia. Tra colline, laghi e pianure, i prodotti locali sono i protagonisti di esperienze enogastronomiche che celebrano la cultura contadina e la tradizione.
Giorno 1: Frosinone e i sapori della Ciociaria
La provincia di Frosinone, situata nel cuore della Ciociaria, è una zona meno conosciuta, ma offre una cucina profondamente legata alle tradizioni contadine. Il nome “ciociaro” deriva dall’antico sandalo indossato dai pastori, la ciocia, simbolo di una cultura radicata nella terra.
Uno dei piatti più rappresentativi della zona è il fini-fini, una pasta fresca fatta a mano, simile alle tagliatelle, servita con sughi di carne o di verdure. Altro piatto tipico è la pasta e fagioli alla ciociara, una ricetta rustica che riflette la semplicità e la genuinità della cucina locale.
Nel pomeriggio, una visita ai borghi storici della Ciociaria, come Veroli o Alatri, permette di scoprire antichi centri medievali che conservano intatte le tradizioni gastronomiche. Qui, le osterie offrono specialità come la sagne e fagioli, una pasta corta fatta in casa, servita con fagioli e pomodoro, e accompagnata da pane fatto in casa cotto a legna.
Giorno 2: Gaeta e i sapori del mare
Spostandosi verso il sud della regione, la città di Gaeta è una perla del basso Lazio affacciata sul mare. La cucina di Gaeta è famosa per i suoi piatti di pesce, ma anche per la tiella, una torta rustica ripiena di polpo, calamari, alici o verdure, che rappresenta il perfetto incontro tra terra e mare.
Il porto di Gaeta è un luogo ideale per assaggiare il pesce fresco del Golfo, preparato in modo semplice per esaltarne il sapore. La zuppa di pesce e le alici fritte sono tra i piatti più amati, serviti nelle trattorie affacciate sul mare. Un’altra specialità è la scarola imbottita, una ricetta tradizionale preparata con scarola farcita con olive di Gaeta, capperi e acciughe, un piatto che esprime al meglio i sapori della zona.
Nel pomeriggio, una passeggiata lungo la Riviera di Ulisse permette di esplorare le spiagge e le scogliere che ispirarono miti e leggende, e di fermarsi in piccoli ristoranti che offrono specialità locali accompagnate dal vino Cecubo, un’antica varietà di vino rosso che veniva prodotto in epoca romana e che ancora oggi viene coltivato nei vigneti delle colline circostanti.
Piatti tipici e curiosità del Basso Lazio
Il Basso Lazio vanta una cucina che combina i sapori della terra con quelli del mare. Uno dei piatti più caratteristici della zona è la trippa alla romana, preparata con salsa di pomodoro, mentuccia e pecorino, un piatto che, nonostante il nome, è molto diffuso anche nei piccoli centri del Lazio meridionale. Altro piatto immancabile è il caciocavallo impiccato, un formaggio che viene sciolto e ancora filante si serve con pane croccante e spesso accompagnato da verdure grigliate o sott’olio.
Un’altra specialità tipica della zona è il fagiano alla velletrana, una ricetta antica che prevede la cottura del fagiano con vino bianco, erbe aromatiche e lardo. Questo piatto si trova principalmente nelle trattorie delle campagne di Velletri, una zona rinomata anche per la produzione del vino dei Castelli Romani, bianco e leggermente frizzante, perfetto per accompagnare piatti di carne.
Tra i dolci, merita una menzione la torta di ricotta di Sezze, un dolce semplice ma gustoso, preparato con ricotta fresca e aromatizzato con scorza di limone e cannella, che esprime al meglio la tradizione casearia della zona.
Turismo enogastronomico nel Lazio meridionale
Un weekend del gusto nel Lazio meridionale può essere arricchito da itinerari legati al turismo enogastronomico. Le colline della Ciociaria e del Litorale Pontino offrono la possibilità di visitare agriturismi e aziende vinicole, dove poter partecipare a degustazioni di prodotti locali, come il pecorino di Picinisco, un formaggio DOP che viene prodotto nei pascoli montani della Valle di Comino, e i vini locali come il Cesanese del Piglio DOCG.
Una tappa interessante per gli amanti del vino è il borgo di Sonnino, famoso per la produzione di olio extravergine d’oliva e per i suoi antichi frantoi. Qui, è possibile visitare le aziende agricole che producono olio e vino, partecipare a visite guidate tra gli uliveti e gustare l’olio appena spremuto accompagnato da pane fatto in casa.
Per chi ama il trekking e le passeggiate all’aperto, il Parco Regionale dei Monti Aurunci offre numerosi sentieri che attraversano boschi e paesaggi incontaminati. Durante l’escursione, è possibile fermarsi in rifugi e osterie che servono piatti tipici a base di selvaggina, come il cinghiale in umido o il capretto al forno, preparati con le erbe aromatiche locali.